Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

Il quinto Premio Letterario Sofia è stato attribuito a Jody Iabichino dell'I.T.I. Feltrinelli di Milano per Una esperienza di lettura pubblicato con il numero 14

Una rilettura di Siddharta del Nobel Hermann Hesse, opera che da ottant'anni attira le giovani generazioni indicando loro, per il tramite del misticismo indiano, i percorsi di un'ascesi spirituale che concilia ragione e sentimento, scritta con fervida adesione e argomentazione spontanea. Hanno colpito nel testo prescelto – anche se non esente da qualche ridondanza - un fiducioso abbandonarsi ai messaggi sapienziali del libro, il concludersi di una conquistata saggezza nella "infantile follia" dell'innocenza e, in una percezione quanto mai attuale del capolavoro di Hesse, la scoperta di un nuovo, gioioso rapporto esistenziale con la natura e i suoi segreti. Fino a indurre l'autore a sperare – come conclude - che anche a Milano ci sia "qualche fiume che parla e che ride", come nel viaggio iniziatico di Siddharta.

Menzione d'onore a Federico Zuliani del Liceo Classico Parini di Milano per Una esperienza di lettura  pubblicato con il numero 1

Dove l'autore, abbandonandosi alle suggestioni di una lettura dell'"Iliade" fuori dagli schemi scolastici, avverte il fascino del canto omerico fino ad adottare, in una sorta di mimesi stilistica, la forma di una prosa ritmica con ben assimilate citazioni, nell'episodio del cruento duello fra Achille ed Ettore intorno alla salma di Patroclo, da ciò ricavando meditazioni sulle passioni e sulla pietà umane.


Menzione d'onore a Chiara Levi dell'Istituto Magistrale Maria Immacolata di Gorgonzola per Un'esperienza di lettura pubblicato con il numero 43

Una vibrante presa di posizione provocata da una lettura di attualità, quella della testimonianza di Gino Strada in "Pappagalli verdi" sulla sua azione umanitaria nei conflitti in corso, in forma di lettera aperta all'autore contro l'uso della violenza e delle armi, per un ordine di pace nella giustizia che consenta ai giovani di avere fiducia in un mondo nel quale le conquiste dell'informatica e dello spazio non hanno saputo finora produrre un salto di civiltà.

Menzione d'onore a Marco Magni dell'I.T.C.G..A. Argentia di Gorgonzola per I Promessi Sposi: la mistificazione della parola nel romanzo, pubblicato con il numero 96

Un'ampia, articolata analisi dei “Promessi Sposi" decisamente lontana dagli stereotipi scolastici, spesso logori, e che del capolavoro manzoniano considera in particolare i modi espressivi dei personaggi-chiave, muovendo dalla moderna tesi socio-antropologica (sostenuta tra gli altri da Sciascia, Eco, Barthes) che attraverso il linguaggio si sono manifestati da sempre il potere o l'emarginazione delle varie categorie sociali.


I TESTI PREMIATI:

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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010