Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
18ª edizione - (2015)

LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

Il Primo Premio è stato attribuito a Anna Chiara Bressi del Liceo Classico A. Manzoni di Milano per 9 luglio pubblicato con il numero 68

Il testo " 9 luglio" si distingue per la capacità di prendere le distanze da un dolore che so essere devastante. La narratrice ha trovato la forza di raccontare la sua esperienza, non solo per sé, ma per gli altri. E lo fa con un linguaggio pacato e sereno, senza abbandonarsi ad autocompatimenti e senza colpevolizzare coloro che l’hanno ingiustamente denigrata e offesa. L’invito conclusivo, rivolto ai coetanei, di fare buon uso della salute, di considerarla un dono della vita, dimostra la possibilità di sublimare la sofferenza traducendola in sentimento morale. Questa testimonianza prova, se ancora ce ne fosse bisogno, che  il dolore, elaborato dal pensiero e dalla parola condivisa, si traduce  in un supplemento d’anima che rende migliore chi, attraversato il tunnel della disperazione, ritrova la luce della speranza e dell'amore.

Secondo Premio a Francesca Giustini del Liceo Classico B. Zucchi di Monza per Punto a capo pubblicato con il numero 26

"Punto e a capo" offre una straordinaria prova di scrittura. Le frasi brevi, spezzate, sussultorie riescono paradossalmente a mostrare la continuità del testo. Leggere diventa entrare in una dimensione illimitata dove smarrirsi per ritrovarsi. Non si poteva dire meglio la complessa, contradditoria specularità tra leggere e scrivere, tra la necessità di osservare le righe e gli a capo senza sentirsi intrappolati dalla grafia.

Terzo Premio a Luna Gusella dell’I.I.S. L. Cremona di Milano per Nero mascara pubblicato con il numero 78

Apprezzabile soprattutto la capacità di controllare la sequenza narrativa trasformando il "non senso" iniziale in una rivelazione ad alto indice di emotività. Nella prima parte si descrivono sensazioni immediate (camminare, rabbrividire, vedere, guardare, ascoltare) ma, a un certo punto, il discorso  compie un salto nel tempo e nello spazio  e, improvvisamente, nella terribile esperienza  evocata dalla memoria, tutto assume senso e significato. Dal punto di vista psicologico, l’Autore riesce a rappresentare la forza dei meccanismi difensivi che si oppongono alla cognizione del dolore. Il brano ha un andamento narrativo  da sceneggiatura cinematografica.


I TESTI PREMIATI:

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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010