Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
15ª edizione - (2012)

Sentirsi due

Oggi ho visto la tua fotografia. Sei quasi invisibile, due centimetri e mezzo. Una testa, due braccia, due gambe. E un grande cuore che batte, molto più veloce del mio. Un cuore grande, pronto ad amare.
Sarai un uomo o una donna? Vorrei che tu fossi una donna. Vorrei che tu un giorno provassi quel che provo io. C’è qualcosa di magico nel sentire crescere dentro il proprio corpo un’altra vita. Nel sentirsi due anziché uno. Se nascerai donna avrai da batterti per dimostrare che dietro alle tue curve si nasconde un cervello. Faticherai per ottenere uno stipendio superiore se non pari a quello del tuo collega uomo. Lotterai per difenderti dai pettegolezzi sulle tue frequentazioni maschili. Sopporterai i dolori di tacchi, cerette e mestruazioni. Dovrai cercare di conciliare lavoro e famiglia. Non potrai tornare a casa la sera da sola, quando fa buio, e dovrai temere le violenze e gli abusi degli uomini.
Ma se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso. E forse di più perché non dovrai subire tanti dolori, tante umiliazioni, tanti abusi. Non dovrai servirti di un bel corpo per far emergere la tua intelligenza. Riceverai un equo compenso per il tuo lavoro. Potrai dormire con chi ti piace senza venire deriso. Anche quando inizieranno a venirti i capelli bianchi potrai permetterti di non tingerli, e se ingrasserai non dovrai nascondere a nessuno il tuo imbarazzante peso. Potrai difenderti senza venire insultato. Ma dovrai trattenere le tue lacrime per non essere accusato di debolezza. Dovrai combattere anche fino alla morte per non essere accusato di viltà. Dovrai accettare gravi responsabilità, prendere decisioni sentendoti dire “Fai l’uomo”, soffocare le tue urla di dolore.
Piccola creatura che stai crescendo nel mio ventre, non mi importa se sarai uomo o donna. Avrai un cuore e un cervello che ti accompagneranno sempre. Avrai la possibilità di scoprire il mondo, di viverlo, di cambiarlo. E se avrai paura io sarò lì con te. Ci sarò quando cadrai e ti sbuccerai il ginocchio. Ci sarò quando piangerai per amore. Ci sarò quando mi chiederai aiuto. E ti guarderò crescere con l’amore e la dolcezza di una mamma, ti dedicherò ogni singolo istante della mia vita. Ti insegnerò a camminare e a parlare, ti porterò a scoprire il mondo, ti farò vedere quanto è bello e quanto vale la pena viverci.
Da quando ho scoperto che ci sei la mia vita è cambiata, anche se fuori ancora non si vede. Ma tu sei lì, che galleggi rannicchiato al buio nella mia pancia. Così piccolo e nascosto, ma già così importante. Tanto che ti faccio dono non solo del mio corpo ma di tutta la mia vita. Ora non ci sono più io. E non ci siamo nemmeno io e te. Ora ci sei tu. Non vedo l’ora che tu cresca per sentirti muovere dentro di me, e che tu nasca per incrociare i miei occhi con i tuoi e trovare in quello sguardo il senso della vita.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010