Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
2ª edizione - (1999)

Un'esperienza di lettura -da "Oceano - mare" di Alessandro Baricco

A poche persone è capitato di trovarsi a tu per tu con un libro che quasi ti incute timore. Aspettare di avere dieci minuti liberi per rincorrere le pagine così fatalmente scritte, cercando di leggerne il più possibile nel minor tempo. Tutto questo per conoscere le emozioni fatte parole, scritte da un uomo che ammiri tanto ma che nemmeno conosci. La paura o forse la felicità che provi nel capire che non sei l'unica persona a provare dei sentimenti così, ti rende immortale. E in questo libro ritrovo tutto ciò che amo, ritrovo tutte quelle bizzarre idee e teorie nelle quali avevo quasi paura di credere.
Il protagonista si ritrova coinvolto e intrappolato fra le varie vite di vari personaggi, sperduti in un hotel sul Mare.
Ecco cosa li unisce: il Mare. Il Mare che li consola, il Mare che li aiuta, il Mare che li salva e il Mare che li uccide. Il Mare che nella sua semplicità, nei suoi strani comportamenti, nella sua capacità di affascinare l'uomo, ricuce tutte le ferite, asciuga ogni lacrima e svela quei misteri riguardanti la sua finitezza attraverso gli studi di un uomo con strane idee ed abitudini. Ed è proprio lui che si interroga sulla fragilità del Mare. Come ho fatto a non pensarci prima? È una domanda così semplice ma così poco scontata: "...ma il Mare dove finisce?". Forse non finisce mai, o forse muore in un'onda? Oppure nell'orizzonte? O forse termina semplicemente dove noi desideriamo? Finisce lì, proprio dove l'acqua salata tocca la sabbia asciutta con un'onda.
Ogni volta che l'onda si infrange il Mare muore... Nello spazio di pochi centimetri quella massa immensa d'acqua, quella linea infinita che segna l'orizzonte e che racchiude un mondo sconosciuto, si interrompe... sparisce. E in un solo attimo il Mare non c'è più. E il Mare finisce. Finisce virilmente, ma finisce. Baricco ha un modo così soave e realistico di raccontare la morte del Mare, che è impossibile ribellarsi alle emozioni, l'unica cosa che puoi fare è lasciarti trasportare e riconoscere la propria vita in quella di uno dei personaggi. Le emozioni sono tante: a volta è paura, a volte amore, a volte malinconia, e girando la pagina ti trovi trasportato da un massacro alla tranquillità, dalla paura alla dolcezza, tutto in un momento, tutte le emozioni riunite in poche righe. Se ne stanno lì, pronte per essere colte dal lettore che distratto le potrebbe sorpassare. Appena ti abitui alla tranquillità, ecco che arriva subito la paura. E queste emozioni sono come il Mare: prima è infinito e immenso, poi svanisce in un'onda, ne basta una sola...
Ma l'onda non basta a trasportare le emozioni, quelle rimangono lì, tutte dentro e si accumulano. Ecco cos'è un libro emozionante: un'unione perfetta fra emozioni. Ma è davvero difficile trovare tante sensazioni cucite così insieme, e forse Baricco, tramite Oceano-Mare, ci vuole dire che è proprio il Mare la culla di queste emozioni, e che basta rivolgere i nostri occhi e il nostro sguardo a Lui per ritrovare tutto quello che si ha trovato fra le pagine del libro. Ed è questa la sua magia.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010