Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
17ª edizione - (2014)

Desio d’amor

Come si era pensato, finì una storia.
Anzi, si interruppe, che ne sapete voi, che magari si possa riaccender nei loro sguardi la luminosa scintilla dell’amor? L’amor infatti, confini non possiede, e nel tempo può rifiorir, non siete d’accordo?
In ogni caso, scusatemi, si interruppe la storia di Andrew e Caroline, la Bella e la Bestia, il Rospo e la Principessa insomma, chiamateli come diavolo volete. I nostri due si amavano a tal punto, da poter superar qualsiasi ostacolo e qualsiasi fosse la disgrazia che li riuscisse a separar anche solo per qualche istante, veniva allontanata di conseguenza dal legame così stretto fra i loro cuori.
Essi dipendevano l’un dall’altra, e l’altra dall’uno, non potevano allontanarsi senza che ne sentissero la mancanza o che ne dipendesse la loro felicità.
Ma allora, cari lettori, mi chiederete: come sarà mai potuto finire questo dolce amor?
Vedete, è difficile trovare una ragione ben precisa, ma Andrew e Caroline erano molto diversi fra loro: l’uno aveva bisogno di insicurezza per dar amor e tenerezza, l’altra aveva bisogno di affetto in eccesso per dar all’amato il giusto bisogno d’amor. Tuttavia, la nostra povera principessa non riceveva mai abbastanza affetto, e ogni volta dava sicurezza al nostro principe in dismisura.
Così andò per otto giri di lune piene, finché lo sciagurato non tradì l’amor della povera fanciulla.
Ella, disperata, rigettò i tentativi continui del giovane nel cercar di recuperar la felicità, intendo l’amor della donna, finché non giunse all’esaurimento. La piccola principessa disse al principe che lo avrebbe perdonato, ma in giusta maniera il principe disse che dopo un error grave a tal livello, il loro dolce amor sarebbe stato perturbato numerose volte e non avrebbe più recuperato la tranquillità del passato.
I due si lasciarono, con un regalo del principe, il quale dedicò una stella nel cielo alla sua donna esprimendosi nel modo seguente: «Mia dolce Caroline, ti dono questa meraviglia affinché tutti possano ammirar la bellezza dei tuoi occhi e la lucentezza del tuo sorriso. Il nostro amor vivrà in eterno, e io sarò sempre al tuo fianco. I tuoi sogni saranno avverati, e qualsiasi disgrazia ti possa colpir, ti basterà alzar lo sguardo e io ti starò già aiutando».
Queste tenere parole accarezzarono l’orecchio della principessa, sul cui viso scese una lacrima che asciugò il principe con tanta cura e passione.
Essi condivisero gioie e tristezze, dolori ed emozioni, esperienze e immaturità. Ma tutto ciò non divenne un ricordo soltanto, ma qualcosa di permanente in ogni gesto delle vite loro.
Adesso, cari miei lettori, vi starete sicuramente chiedendo come mai vi abbia narrato questa storiella. L’ho fatto nella speranza di scolpir nel cuor vostro un gran desio d’amor, ma anche per insegnar voi che non è vero che tutto ciò che è bello finisce bene, ma tutto ciò che è bello non finisce mai.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010