Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
11ª edizione - (2008)

Una canzone: musica e parole

Ed eccomi ancora qui, sdraiata sul letto, con le lacrime che mi scendono lentamente sul viso; lacrime di gioia e di emozioni, perché quando ascolto questa canzone, una poesia, mi si apre il cuore.
 Mi lascio andare, chiudo gli occhi e inizio a sognare…
 A te che sei l'unica al mondo, l'unica ragione, per arrivare fino in fondo a ogni mio respiro… Già solo a sentire queste prime poche parole l'autore ti trasmette un amore smisurato, che ti coglie trascinandoti in un vortice di pensieri, di sentimenti.
 È bello poter scrivere sulle emozioni che si provano ascoltando una canzone perché, per un istante, sia quando la ascolti, che quando cerchi di rendere a parole ciò che hai provato in quel momento, ti estranei dal mondo e rifletti. Quale ricordo, quale suggestione è nata mentre solo nella tua stanza, eri concentrato unicamente su quella? Nessuna distrazione, nessun televisore o cellulare, nulla. Solo tu e la musica.
 E a quel punto l'unica cosa da fare è abbandonarsi totalmente, lasciarsi trasportare dall'anima, come quando si scrive del resto. I temi meglio riusciti sono proprio quelli che nella stesura non fanno alzare la penna neanche per un secondo.
 Allo stesso modo chiudo gli occhi, e li riapro solo alla fine delle ultime note.
 Cosa mi è rimasto di quei quattro minuti? Nella mente si affollano pensieri su pensieri. E del resto con una canzone così dolce non possono che ripresentarmisi immagini d'amore, del grande amore, quello che ancora non ho provato.
 Sarebbe il sogno di tutte le donne immagino sentirsi l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano, oppure l'unico amore che vorrei se non ti avessi con me.
 Forse sono parole troppo importanti da adattarsi ai miei diciassette anni, ma che male c'è in fondo a sognare? Sognare di essere donna con la D maiuscola e di avere un uomo che ti dedichi queste parole facendoti capire quanto sia importante per lui.
 Raramente sono rimasta così ammaliata ascoltando un brano e forse la forza di A te sta proprio nella soavità della melodia, che sembra accompagnare lentamente la recitazione del testo quasi poetico, e la semplicità del linguaggio ; quella semplicità che arriva dritta al cuore.
 Perché, come dice Vasco Rossi, le canzoni vengono da sole, vengono fuori già con le parole. Spetta poi alle persone farsele proprie e storpiarle, ribaltare completamente il significato originale dell'autore.
 È giusto che vengano in qualche modo spolpate se serve per far provare emozioni differenti: l'importante però è che le faccia provare.
 La musica è tutto per me. Mi accompagna nelle giornate più tristi, tirandomi su il morale, mi fa piangere e scatenare allo stesso tempo: e il bello di essa è che ti offre i pezzi che fanno da colonna sonora alla tua vita.
 Amori finiti, nuovi incontri, vacanze da urlo, ogni momento della vita si può associare a una canzone perché queste non svaniscono mai.
 Può finire una storia o un'amicizia, ma il brano che rimanda a ciascuna delle due situazioni è incancellabile. Rimarrà per sempre e provocherà ancora lo stesso ricordo, piacevole o meno che sia.
 Una canzone, note e parole e poi il silenzio in cui pensare.
Niente di meglio al mondo.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010