Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
11ª edizione - (2008)

Ciao, Vale...

Eccomi qui, davanti a questo foglio bianco. Tu non ci sei più. Ho il vuoto dentro di me. Sto ascoltando la tua canzone preferita degli Evanescence. Non è nuova, ma ti piace o almeno ti piaceva. Tutto mi parla di te. Mi manchi, tanto. Non poter condividere con te il resto della mia vita è complicato; ripenso al nostro primo giorno d'asilo: l'inizio di un'amicizia profonda... la nostra. Eravamo due semplici bambine e già qualcosa ci legava, qualcosa di forte. Ti ricordi? Noi eravamo nei Rossi, uno dei tuoi colori preferiti che insieme a tutti gli altri colori vivaci esprimevano la tua vivacità e la tua allegria. Tu, sempre con il sorriso sulle labbra, così come ancora oggi ti ricordo, tu, proprio tu… perché te ne sei andata? Hai sempre combattuto, eri forte e niente ti poteva abbattere, nemmeno il male che ti aveva colpita e distrutta fisicamente; non ti vergognavi di non essere più come prima, ma vivevi giorno per giorno non considerando quello che la gente avrebbe potuto pensare.
 Mi chiedo continuamente come tu ci sia riuscita e poi mi accorgo che mi faccio forse delle domande banali: la tua voglia di vivere era tanta, ma in un giorno come tutti gli altri, dopo ben due anni di cure, ti sei spenta e mi hai lasciato da sola. Quante cose rimpiango solo oggi…forse non ti sono stata abbastanza vicina quando avevi bisogno, forse non ti ho mai detto che eri importante, che ti volevo bene, ma spero che tu l'abbia capito nonostante i miei mille errori. In fondo che cosa ero io per te? Probabilmente una semplice amica come tutte le altre, ma tu eri di più, molto di più, non eri come tutte le altre, riuscivi sempre a farti distinguere... eri tu, solo tu.
 Entro in camera mia. La prima cosa che suscita la mia attenzione è la tua foto, lì davanti a me che ti ritrae splendida come sempre; ti parlo… aspetto delle risposte, ma la pura realtà mi rende consapevole che tu non ci sei più e quella foto rappresenta solo un ricordo. No, non è vero! Quell'immagine, la tua immagine è davvero di più, non serve a riempire uno spazio nella mia piccola stanza, ma vuole essere un mezzo per sentirti vicina come se fossi sempre accanto a me.
 Entrare in ospedale. Che impressione! Quell'odore così accentuato mi assaliva come il vento di un inverno gelido ed era poco piacevole. Che impressione! Tutti quei bimbi senza capelli, ma sempre con un fantastico sorriso che caratterizzava il loro docile visino. Finalmente arrivavi tu, la cosa più importante in quel momento… non riuscivo a concentrarmi su altro. Allegra, spensierata, permalosa come sempre... e forte, molto forte, capace di sopportare e proseguire la tua lotta senza lamentarti, senza piangere. Quante lacrime invece ho versato io per la paura di perderti, ma tutto questo non è servito in pratica a nulla, poiché sei sparita ugualmente. Forse dovevo aiutarti, renderti ancora più allegra, ma non ce la facevo! Stavo peggio di te… scusami! Ora come ora è difficile sentirti lontana e non averti al mio fianco, è difficile sapere che non potrai mai tornare, è difficile sopportare questo grande dolore.
 Quanti giorni passati, quante belle esperienze, bei momenti vissuti… e poi anche in classe insieme; ma quante ne abbiamo combinate! Per non parlare poi delle nostre liti: eravamo davvero aggressive. Ci siamo davvero divertite parecchio e mai niente e nessuno potrà cancellare ciò che di bello e di brutto ha caratterizzato la nostra preadolescenza.
 Mi sembra solo ieri che tu eri ancora presente, che ridevamo e scherzavamo come non mai, sembra solo ieri che il tuo cuore batteva ancora. Mi sveglio da questo sogno… è solo un'illusione. Spesso mi convinco del fatto che adesso, lassù accanto a tanti angioletti, stai meglio, non soffri più come prima, ma poi il sorriso sparisce dalle mie labbra e non ritengo giusto che te ne sia andata e anche così velocemente. Non ho avuto neppure un minimo secondo a disposizione per abbracciarti e ricordarti che mi saresti mancata.
 Era il 27 maggio 2007… e i tuoi occhi si chiusero lentamente, il tuo flebile cuoricino non diede più segno di vita… ormai non c'era più niente da fare… eri già in paradiso!
Ciao Vale! Mi mancherai


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010