Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
11ª edizione - (2008)

Corri! Corri!

"Dai, forza! Spegni la luce e dormi!" continuava a strillare mia sorella. È notte fonda, vorrebbe solo dormire, ma non capisce quanto sia importante per me finire di leggere quelle pagine, quelle ultime pagine."Dai, per favore! Mi servono soltanto altri cinque minuti!". Ma nulla, ogni sforzo è vano: si alza di scatto, spegne la luce e mi augura una brusca buonanotte. Inizio a sbuffare e non riesco più a sopportarla! Ma poi mi stendo e chiudo gli occhi.
 E allora Assaf, Tamar e Dinka, in una corsa forsennata lungo le strade di Gerusalemme, per portare a termine la propria missione, riempiono i miei pensieri o forse il sogno di quella notte. Due strade parallele, due vite opposte, due storie differenti, destinate, però, a incrociarsi per uno strano legame che unisce inesorabilmente i due protagonisti, entrambi ignari dell'esistenza dell'altro. Una suspense continua funge da sottofondo a questa storia avvincente, in cui la giovane protagonista, Tamar, si impone di salvare il fratello Shay, incespicato nella tela della droga e dello sfruttamento minorile.
 Determinazione, forza di volontà e amore incondizionato rendono straordinaria la figura di questa adolescente, pronta a correre qualsiasi rischio, anche a perdere la vita, pur di combattere in difesa di ciò in cui crede. E allora mi rialzo, dopo aver pianto sotto la pioggia, combattuta e sfinita, ma pronta a difendermi e incoraggiata ad affrontare ciò che la vita mi riserva. Come Tamar, imparo a non aver paura, imparo a correre verso ciò che mi attende, imparo ad amare. È proprio l'amore che congiunge, come filo impercettibile, le storie di Tamar e Assaf, giovane dipendente comunale, incaricato del ritrovamento del padrone di Dinka, cane rinvenuto per strada. L'incontro con insolite figure e con dimensioni singolari e talvolta spaventose, non blocca il ragazzo, incitandolo, al contrario, a svolgere il compito affidatogli, spinto da una forza misteriosa. Procedendo nella sua corsa, riesce a ricomporre alcuni tasselli del mistero che avvolge l'esistenza di Tamar, proprietaria di Dinka. L'affetto e la folle gelosia che nutre nei confronti della ragazza, pur non conoscendola, sono davvero stupefacenti e inducono a un'interessante riflessione. Essa riguarda i valori e la moralità dei giovani, troppo spesso sottovalutati, troppo spesso macchiati da avvenimenti davvero vergognosi. La generosità, l'altruismo e la voglia di fuggire da un mondo, in cui ci si sente quasi estranei o ospiti indesiderati, rende, inoltre, la storia di questi due giovani eroi maggiormente realistica e vicina alla nostra quotidianità. E allora, svegliatami dal sonno, non ho più bisogno di leggere quelle ultime pagine, per conoscere il finale reale di Qualcuno con cui correre di David Grossman, poiché la corsa insieme ad Assaf e Tamar si è conclusa e, pertanto, spetta solo a me comprenderne il senso e iniziare a riflettere su quale direzione basare la mia vita.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010