Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
10ª edizione - (2007)

Specchio

Agenbite of inwit. Flusso di coscienza. Pensiero è il pensiero del pensiero. Ineluttabile modalità del visibile: questo il pensiero attraverso i miei occhi. In parole di parole per parole. Palabras. Words words words scorrono sulla carta querciapallida. Il tempo le ha segnate col suo marchio, e in ceppi dimorano nel luogo dell'infinità: my mind. Grande non è la parola… semplicemente meravigliosa. Di fronte a me il mare: la "dolce madre grigia", la primigenia delle cose. Mi preparo ad affrontare un lungo viaggio o meglio un'odissea… nello spazio nel tempo nella mente nell'Irlanda del XX secolo. Tornerò? Chi lo può sapere… Farò naufragio? Il moto incessante delle onde lascia relitti sulla spiaggia… Sarò adescata dal sublime e melodioso canto della Sirena, tessitrice dell'armonioso sciorinare sulla carta? Spero di sì…
Un dedalo di vie… un labirinto di strade… un erto colle alla sommità del quale mi aspetta l'Eldorado del sapere.
L'anima è tranquilla… No! L'anima è ciò che è: Forma delle forme. Tranquillità subitanea, vasta, incandescente… ma Forma delle forme. La mia anima naviga con me. Così nel cuore delle veglie della luna misuro lo spazio tra l'inizio e la fine. Brevissimi spazi di tempo attraverso brevissimi tempi di spazio. Azzurro crepuscolo, cader della notte, notte azzurra profonda. Sto viaggiando verso infiniti mondi… verso una galleria di personaggi sconosciuti… La stella polare? La mia triforme compagna… Ecate… Cinzia…Diana… Il suo sferiforme volto mi segue… la sua argentea luce illumina il tempestoso mar. La Luna sta a guardare. La sua luce è come rassicurante.
Ad multos annos ad augusta per angusta… Terra… Terra… "Ventre senza macchia, gonfio e grosso, un brocchiere di pergamena tesa, no bianco acervo di grano, splendido e immortale, eretto da eternità a eternità." In grembo alla tenebra del peccato fui anch'io creata, non generata. Perché e come dall'uno sono derivati i molti? Perché dall'Essere immutabile è nato il Divenire? Dal tempo atemporale, dall'eterno presente ex nihilo et subiecti è stato partorito il vertice razionale del mondo sensibile: l'uomo. Sinolo di forma e materia. Coesistenza di anima vegetativa, animale e razionale. Creatura imperfetta capace di un nobile sentire: la parola nota a tutti gli uomini. E dimmi "capitano o mio capitano" la parola, se la sai. "Cara lettrice": l'amaro mistero dell'amore. "L'amore ama amare l'amore." L'uomo ama amare l'amore. L'amore ama amare l'uomo. "Amor vero aliquid alicui bonum vult et ea quae concupiscimus." "Né creator né creatura mai fu sanza amore." Mistero? Perché mistero? È o non è la parola nota a tutti gli uomini? Anatomizzare la sua natura mi aiuterà! L'eros è sempre povero e ben lungi dall'essere morbido e bello. È ruvido e irsuto e scalzo e senza asilo. È coraggioso, è veemente. Passa tutta la vita ad amare la sapienza; è un terribile mago, e stregone. Talvolta il corpo finge di essere anima pur non essendolo. Contro l'amore non c'è porta che tenga. "Gerty" è alla ricerca dell'amore maturo. Dell'uomo unico che il mondo faccia per lei poiché è l'amore a governare il mondo. C'è una passione rovente sul suo volto, passione tacita come una tomba. Sentimentalismo vago e dolciastro adolescenziale. Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l'immensa responsabilità della cosa fatta. Talvolta l'anima finge di essere corpo pur non essendolo. Mi trovo in Mabbot street, la via dei bordelli: amore come greve pulsione sessuale. Background di forze di odio, violenza e storia, sotto forma di soldati britannici… Una discesa agli inferi… "grida e lamenti" si alzano nell'aura "etterna": minacce infuocate da parte di una donna sdentata… un crepuscolare fantasma, che incarna una tratto di morte e di malattia. "Cefalnebbialgia." Che senso di stanchezza! Ma l'amore combina corpo e mente… La creazione artistica è come quella naturale… nasce da un atto d'amore che avviene nel ventre mentale dell'artista. Ma non è tutto… Amor patris? Il padre è un male necessario. Necessario sottolineerei. Alla ricerca del padre mancante… Alla ricerca del figlio perduto. Amor matris: genitivo oggettivo e soggettivo. Amore della madre verso il figlio…Amore del figlio per la madre. Questa è la cosa vera nella vita. E Io? Io cosa sono? Sono un ente in cui l'essere si distingue dall'essenza, nel senso che questa non è l'esistenza, ma ha l'esistenza. Tuttavia ogni giorno intessiamo e disintessiamo i nostri corpi, le loro molecole con una spola. Il tempo passa, fugge. Tempus edax. Pantha rei. Nell'istante intenso dell'immaginazione, dice Shelley, quando lo spirito è un carbone vicino a spegnersi, ciò che io ero e ciò che io sono e ciò che in potenza io sarò viene da me compreso.. Così nel futuro io posso vedermi quale siedo ora mentre scrivo qui seduta per il riflesso di ciò che sarò allora.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010