Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
10ª edizione - (2007)

Un'esperienza di lettura

Inizialmente non sapevo cosa scrivere, e anche questa frase mi risulta strana. Adesso penso che questa stessa verrà letta e che in fondo tutto parte da qui.
Da piccola, per esempio, mi dicevano che l'introduzione è importante, che è il primo impatto con uno scritto. Penso ora, io da sola, trovandomi a scrivere un'introduzione sul mio rapporto con la lettura, che troppo spesso si rincorre l'originale, finendo per fornire al lettore un castello di carte, attraverso il quale non si trova respiro. Il risultato si spegne nella fatica del suo autore.
La lettura comunica finzione, o verità più pura? Corriamo dietro a mondi, anneghiamo nelle pagine, nei dolori di autori che immaginiamo molto diversi da come in realtà sono. La realtà si trasfigura per trovare sensazioni che non sappiamo spiegare, e io ora mi trovo a doverlo fare quasi ammettendo una resa a priori.
La lettura è intima.
Quello che comunichiamo agli altri è solo una minima parte di quello che proviamo, quello che io dico è solo una frazione di quello che sento; perché raccontare, ammettere, cedere alla tentazione di fare partecipi gli altri dei nostri mondi, che spesso si dicono incantati, li fa sparire. E i mondi non sono incantati, ci piacciono perché sono nostri. La lettura assume importanza proprio perché letta: la componente del lettore, in tutta la costruzione, è fondamentale. La lettura ha senso solo nella misura in cui vi è qualcuno a recepire il messaggio, che si trova nello stato d'animo adeguato. La lettura è il lettore, vive con lui, vive di lui, ma non muore con lui. La "musica" eterna reclama il diritto a esistere per sempre, perché frutto della parte più nobile e più tipica di noi umani mortali: la razionalità.
Per trovare sfogo, sull'orlo dei miei timori, sono andata a riscoprire alcuni poeti. Nelle loro parole non ho trovato riposte, solo torrenti di emozioni. Mi sono ricordata che la lettura di un buon scritto, delle parole giuste e, soprattutto, nel momento giusto, rappresenta tutti i punti di un cerchio perfetto. Sublimazione del sentimento umano. La lettura può risultare l'unico modo, da noi percepibile come "corretto", di esprimere un determinato istante. Un peso che dolcemente si sposta dal cuore, che sostava anche sui polmoni e, una volta eliminato, permette di riprendere respiro.
La lettura così, nuovo riferimento di verità, diventa causa di una serenità quasi ebete, di un sentimento vicino alla gioia a cui nessuno, tra sei miliardi di persone, è immune.
Eppure nella mia mente risuona solo qualche parola letta, terrificante eppure al contempo così rassicurante, espressione della mente di Charles Baudelaire: ipocrita lettore - mio simile - mio fratello!


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010