Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

Un'esperienza di lettura

Io ho scelto di fare il tema su Pavimento a Mattonella perché è un libro che mi ispirava e mi è piaciuto molto.
Questo libro narra di questa bambina di nome Sonia che era una ragazza timida ma che alla fine vince la sua timidezza. Questa ragazza di nome Sonia è una ragazza molto timida, che ogni volta che va a scuola è timida con i compagni ma anche con i professori. Perché quando va in mensa si siede sul pavimento perché non vuole vedere nessuno. Il professore le diceva di rialzarsi. Questa ragazza si rispecchia molto in me perché a volte quando parlo con i professori mi sento un po' timida come questa ragazza, (anche quando parlo con un mio amico o con una che ho appena conosciuta). Ma cerco di vincere tutta questa timidezza, cerco di prendere un po' più di confidenza. Ritornando a parlare di questa ragazza non solo perché ha la timidezza dentro di lei ma forse neanche con i professori. Una volta è successo anche a me di conoscere il fidanzato di questa mia amica e ci ho messo un bel po' di tempo a instaurare un rapporto di amicizia. Questa ragazza a volte non va a scuola ma una volta nel pomeriggio questa ragazza ha telefonato all'edificio scolastico e le hanno detto che erano in riunione. E i suoi professori erano molto emozionati di sentirla parlare perché a scuola non parla quasi mai. Per il semplice fatto che è timida. Se il suo prof le ha detto seriamente che il giorno dopo, lei doveva restare con il suo professore, forse perché il prof voleva conversare con lei a quattrocchi. Ma lei ha detto che forse non ce la faceva a conversare con lui. L'hanno trattata con gentilezza e i prof erano molto felici che lei avesse parlato. Sua mamma le ha chiesto perché non parlava così anche a scuola, lei le ha risposto: "Che odia la scuola". Quando lei va in palestra con i suoi compagni si vanno a cambiare e poi vanno a fare lezione. Quando lei si siede sul pavimento con i suoi compagni lei dice che sembrava che era al mare e che le servivano i braccioli per rimanere a galla. Allora lei preferiva stare seduta sulla sedia che per lei era il posto più sicuro. Quando sua madre la lasciava all'ingresso della scuola lei si sedeva in un angolo dell'atrio e non parlava mai con nessuno, (perché lei odia la scuola). Lei però è sempre rigida e non parla mai con nessuno, a volte piange. Spesso piange dalla disperazione e le lacrime le scendono come se fosse caduta. Oggi quando lei è entrata in classe si è messa dietro a un pannello perché non voleva vedere nessuno. Il pannello aveva delle feritoie dalle quali lei poteva passare. E i suoi compagni e il professore le facevano dei sorrisi, il professore dice che quando Sonia sta dietro al pannello riesce a conversare di più con i compagni di classe. Sonia quando vuole partecipare alle lezioni non vuole essere osservata, perché se no non parteciperà mai alle lezioni. Lei però odiava la scuola ma le piaceva soltanto il professore. A volte lei scrive delle letterine al prof, lei gliele consegna ma forse lei pensa che lui ci sta scrivendo qualcosa forse la data. Poi mette le letterine di Sonia nella sua cartelletta personale. Questo libro si conclude dicendo che quando questo professore è uscito dalla classe salutava Sonia con la sua mano lunga e pelosa. Lui le domandò che cosa ci facesse lì sulla porta, la sua mano che lui guardava, restava alta e grande. E quadrata, rugosa come se fosse un ventaglio. Le frasi che mi sono piaciute di più sono: "Se io fossi Dio toglierei i vigliacchi e i maleducati" ecc., Nez aveva voluto diventare subito Dio e si sono messi a gridare, quando lui ha risposto: "Che non avrebbe potuto farlo diventare Dio".


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010