Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
5ª edizione - (2002)

Una esperienza di lettura

Quando qualcuno mi domanda che cosa mi porterei su un'isola deserta, le persone con cui ho rapporti di amicizia e altro, conoscendo la mia passione per la lettura, sanno già la mia risposta: un libro.
Nessuno mi può fermare, leggo di tutto, dai fumetti ai quotidiani, dalle riviste ai romanzi, ma quelli che preferisco sono gli ultimi, a meno che non siano gialli o riguardino la fantascienza, e dovunque: in metropolitana, nell'intervallo a scuola, al ristorante quando ancora i clienti non sono arrivati.... Mia sorella mi dice che ci sono cose più moderne dei libri come il computer, i videogiochi... ma non le do ascolto.
Tra le varie esperienze di lettura che ho sperimentato, non mi era mai capitato tra le mani un testo fantasy fino a che non ho letto Il Signore degli Anelli, il cui tema desidero sviluppare.
Il romanzo, scritto da John Ronald Reuel Tolkien, è un'ampia narrazione continua, complessa ed avventurosa di una trilogia composta da La Compagnia dell'Anello, Le due Torri e Il Ritorno del Re.
In codesta triade non c'è un vero protagonista, le vicende si sviluppano intorno ad un gruppo, la Compagnia dell'Anello, formato da nani, elfi, hobbit e Uomini (risparmio ai lettori la descrizione di questi) e sono ambientate in un posto suddiviso in vari regni, i cui abitanti sono esseri fantastici, un luogo in cui esistono degli anelli magici che detengono il potere. Successivamente ne viene creato un altro capace di avere il sopravvento sugli altri, il più eminente. La narrazione è tutta basata su quest'ultimo gioiello, chiamato l'Anello, e su quello che succede ad esso.
Il testo in questione mi è stato consigliato, ma, quando ho saputo che si trattava di un fantasy, quasi mi rifiutavo di leggerlo, allora la persona che me l'ha raccomandato mi ha sfidato dicendo: "...Sicuramente non sei in grado di leggere un libro di fantasia di circa 1800 pagine...".
E così, dato che non voglio mai perdere, l'ho letto. All'inizio, la mia lettura si poteva vedere come una cosa obbligata, ma poi, pagina dopo pagina, mi ha affascinato sempre di più, sono rimasta estasiata da tale opera tanto da farmi saltare i pasti e dimenticare di fare i compiti.
Come si deduce, questo libro mi è piaciuto molto, per cui l'ho letto due volte.
È stata una scoperta per me leggere un fantasy e sono soddisfatta di questa mia prima esperienza. Il modo in cui è stato scritto, con un'enfasi giusta, è divino (o forse dovrei dire, il modo in cui è stato tradotto, poiché non ho ancora avuto l'occasione di leggerlo in lingua originale), mi ha fatto proprio vivere le avventure come se mi trovassi negli stessi luoghi, condividere le paure e le emozioni dei personaggi come se partecipassi alle vicende.
Potrei leggerlo e rileggerlo e non tediarmi mai. La descrizione dei luoghi è perfetta, ci possono anche essere tante pagine consecutive solo di descrizione ambientale, ma non annoiano, anzi più i particolari sono dettagliati e più si ha l'impressione di vivere intensamente nel testo. È un libro in cui le conseguenze non si riescono ad intuire e che, quindi, si legge con una certa suspense.
Ma non si tratta solo di leggere, è come immergersi totalmente nella lettura e isolarsi in quell'ambiente fantastico.
Non è un romanzo che infonda profondi valori, ma non per questo è da sminuire, anzi, rimane impresso... un libro che se leggi, non scordi...
Le mie capacità descrittive hanno un limite, non riesco a spiegare con parole ciò che è Il Signore degli Anelli, ciò che ho provato leggendo, analizzando ed interpretando il romanzo di Tolkien.
Leggendo, non passa neanche per la testa di poter procrastinare la lettura, perché più si legge, più si vorrebbe leggere. M'inchino, con reverenza, davanti a codesto capolavoro.
Credo che chi legge abbia ormai capito il mio amore e rispetto verso questo intramontabile romanzo tolkieniano, scevro da difetti ed imperfezioni.
Ho visto al cinema anche il film della prima parte della trilogia, ma, inutile dirlo, il libro è molto meglio. Il film riassume in maniera eccessivamente drastica, ma, sapendo che era necessario ridurre a tre ore un libro di 500 pagine, si può, forse, accettare.
In conclusione, mi esprimo dicendo che questo libro sarà per me l'emblema della lettura e che confronterò con esso tutti i libri che leggerò. E, poiché un emblema è sempre accompagnato da un motto, riporto l'ultima e più importante frase del libro in questione:

"Un Anello per domarli,
un Anello per trovarli,
un Anello per ghermirli
e nel buio incatenarli.
"


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010