Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
12ª edizione - (2009)

Un'esperienza di lettura da "L'amore ai tempi del colera" di Gabriel Garcia Marquez

Il primo sguardo casuale che Florentino Ariza e Fermina Daza si diedero fu l'origine di un cataclisma amoroso che mezzo secolo dopo non era ancora terminato.
Quando il loro amore iniziò i due erano ancora adolescenti: lui squallido fin d'allora e lei una dea incoronata. Florentino era ubriaco della sua alterigia, del suo modo di camminare e a poco a poco venne idealizzandola. Si scambiavano lettere passionali, ricche di una innocenza che solo due malati d'amore potevano avere. Lui non era certo il tipo che Fermina avrebbe sposato, ma dopo due anni incominciò a pensare a lui di continuo, presagendolo dove non stava, desiderandolo dove non poteva essere.
Quando Florentino incominciò ad aspettare la risposta alla sua proposta di matrimonio, l'ansia gli complicò la vita procurandogli sintomi che non assomigliavano ai disordini dell'amore, ma ai danni del colera; nessuno meglio di sua madre aveva intuito che suo figlio sarebbe morto d'amore.
Per volere di suo padre, Fermina si sposò con il medico più illustre della città; loro non erano innamorati, ma non c'era nessuna barriera che lo impedisse. Vissero insieme anni felici, in pubblico apparivano sempre mano nella mano e finirono per amarsi. In società fu la più amata e la più complimentata, ma mentre si avvicinava la vecchiaia, lei scorse il disincanto di non essere mai stata quello che sognava da giovane: una dea incoronata dall'amore, ma quello vero. Florentino attendeva la morte del dottore e, per il resto della sua vita il suo unico obiettivo era il recupero di Fermina. Incominciò a cacciare le comete orfane della notte per vari anni, con l'illusione di trovare un sollievo al dolore e con la speranza che un altro amore lo curasse di quello che non lo faceva vivere. In realtà si comportò sempre come se fosse stato il marito eterno di Fermina Daza, un marito infedele ma tenace senza provocare però il disgusto di un tradimento.
Morì il dottore e il dolore che Fermina Daza provava era incolmabile. Invece Florentino fu l'uomo più contento della Terra. Lo aveva fatto trasalire il panico che l'arrivo della sua morte andasse a vincergli irrimediabilmente la sua accanita guerra d'amore. Lui provò a riconquistarla, senza rancore e senza fretta. Incominciarono a vedersi tutti i pomeriggi, tanto che Femina non li voleva sostituire con nessuno. Decisero di compiere il loro viaggio d'amore su una nave che navigava i fiumi.
Durante la loro avventura Florentino le insegnò a pensare all'amore come a uno stato di grazia che non era un mezzo per nulla, bensì l'origine e un fine per se stesso. Avevano capito che l'amore era l'amore in qualsiasi tempo e in qualsiasi parte, ma tanto più intenso quanto più era vicino alla morte. Avrebbero voluto passare in questo modo i pochi anni che a loro restavano. Decisero così di far scendere tutti i passeggeri, di issare la bandiera gialla del colera e di navigare dove l'amore li avesse guidati, perché Florentino aspettava questo momento da cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese. A loro bastava la semplice felicità di stare insieme.

Questo libro non racchiude solamente le istruzioni dell'amore, ma mi ha aperto le porte della vera fedeltà.
Florentino ha avuto seicentoventidue donne, ma nonostante questo è rimasto fedele al suo unico amore. È rimasto illeso dopo che Fermina si è sposata, sicuro che prima o poi, nella vecchiaia o nell'aldilà, l'avrebbe tenuta per mano, avrebbe fatto l'amore con lei e l'avrebbe amata con tutto se stesso. È proprio questo che mi rattrista: da lettrice ho provato amarezza nel gustare la sua fedeltà incrollabile e, mi chiedo se io ne sarei capace, se io sarei disposta a patire un calvario amoroso senza la certezza di essere ricambiata. È nella fragilità, nella bellezza, nella voracità della loro passione e con un piccolo insegnamento che ho concluso questo libro: l'amore non è un sentimento, ma una pura capacità del cuore.

 


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010