Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
2ª edizione - (1999)

Un'esperienza di lettura

L'altro giorno mi si è addormentato in braccio Simone, non era la prima volta ma mi sono messa a pensarci su.
La sua testa era appoggiata sulla mia spalla, la manina sul mio braccio, e ho capito quanto davvero gli voglio bene. In quel momento mi sono sentita al centro della Terra, tutto il mondo è rimasto in silenzio per non svegliarlo, eravamo "L'Ombelico del Mondo".
Chissà quant'altre persone in quel momento si sono sentite l'ombelico del mondo per gioia o per dolore, quanto in teoria siamo tutti lontani e quanto effettivamente siamo vicini.
Un ragazzo cinese magari sta provando la mia stessa emozione o una ragazza lettone sta desiderando di conoscermi.
Tutto ciò è un disegno bianco mal definito che Lorenzo con la sua canzone ha colorato, ha spruzzato di colore, non lo ha completato ma gli ha dato principio.
Ascoltare "L'Ombelico del Mondo" è per me quasi un rito: prendo la cassetta, la avvolgo al punto giusto, alzo il volume e preparo le mani a battere sul tavolo quasi fosse uno di quei bonghi giamaicani che Lorenzo suona nel video, un concentrato di colore e di energia.
La sto riascoltando in questo momento e mi rendo conto che è davvero una bomba di ritmo pronta ad esplodere nel cuore di chiunque ne percepisca appena le vibrazioni.
È una musica che fa ballare anche la più legnosa delle persone, smolla le articolazioni e le riempie di note dolci, forti, veloci e aspre; accattivanti.
Provando a dare un'immagine a questa baraonda di suoni mi viene in mente un arancio, di quelli belli arancione con una buccia spessa da levare con le mani; gli spicchi pieni di sfumature che vanno dal blu al giallo, passando per il beige dei cammelli del deserto e per il grigio delle grandi metropoli, non dimenticandosi poi del verde smeraldo, primo attore tra le penne delle anatre e arrivando fino al rosso dei sipari dei teatri inglesi elisabettiani di provincia.
Una musica sognatrice e nello stesso tempo concreta, che unisce sonorità di culture diverse e le obbliga a confrontarsi, dando vita a un modo di cantare che è bisbiglio e urlo, pace e guerra, gioia e rabbia.
Questo è l'ombelico del mondo è qui che nasce l'energia, centro nevralgico del nuovo mondo da qui che parte ogni nuova via, dalle province del Grande Impero sento una voce che si sta alzando questo è l'Ombelico del Mondo e noi stiamo già ballando
Questa canzone è per me esattamente questo, un seme oppure una grande quercia saggia da cui partono una miriade di sensazioni, rappresenta un momento di colore intenso che ha tuttavia sempre una fessura bianca da riempire con qualsiasi tonalità io mi senta in quel momento e qualunque essa sia non rimane mai sola in un angolo, ma si sfuma, dimentica di essere ciò che è per danzare insieme agli altri e poi a poco a poco si ridefinisce brillando più di prima.
"L'Ombelico del Mondo" è quindi, o sogno che sia, un viaggio tra suoni e colori di tutto il mondo, un'opera d'arte creata da cetre classiche insieme a chitarre argentine, tamburi africane e nacchere spagnole, non dimenticandosi del suonatore di flauto là sulla piazza del Duomo e del ticchettio imponente dell'orologio della mia cucina, dove mi sono risvegliata con in braccio il mio nipotino.
Grazie Lorenzo!
Ciao.
"L'Ombelico del Mondo"
Questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondoquesto è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo
È qui che si incontrano facce strane, di una bellezza un po' disarmante, pelle di ebano di un padre indigeno e occhi smeraldo come il diamante, facce meticce di razze nuove, come il millennio che sta iniziando questo è l'ombelico del mondo e noi stiamo già ballando.
Questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo.
Questo è l'ombelico del mondo, dove non si sa dove si va a finire e risalendo dentro a se stessi alla sorgente del respirare, è qui che si incontrano uomini nudi con un bagaglio di fantasia, questo è l'ombelico del mondo senti che sale questa energia.
Questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo.
Questo è l'ombelico del mondo, è qui che c'è il pozzo dell'immaginazione, dove convergono le esperienze e si trasformano in espressione, dove la vita si fa preziosa, dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni.
Questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo.
Questo è l'ombelico del mondo, è qui che nasce l'energia, centro nevralgico del nuovo mondo, da qui che parte ogni nuova via, dalle province del grande impero sento una voce che si sta alzando, questo è l'ombelico del mondo e noi stiamo già ballando.
Questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo
questo è l'ombelico del mondo, l'ombelico del mondo.
di Lorenzo Cherubini
in arte Jovanotti


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010