Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
2ª edizione - (1999)

Emozioni nate dall'ascolto di un disco

Leggere la musica significa conoscere le note, le pause, le chiavi, i tempi... quindi saperla suonare. Ma leggere la musica può anche significare cogliere le emozioni e le sensazioni che una canzone o uno strumento possono trasmetterci.
Personalmente amo soprattutto ascoltare la musica; quindi ascoltare gli altri suonare, chiudere gli occhi e lasciarmi "passare" dai suoni anche se so leggerla e suonarla.Ultimamente, dopo una visita ad un negozio di musica, sono tornata a casa felicissima dell'acquisto fatto: finalmente avevo trovato il CD del musicista che avevo avuto il piacere di ascoltare d'estate e che mi ha lasciato bellissime emozioni. Non è un cantautore noto ma è molto bravo: Aldo Giavitto.
Quest'estate ho ascoltato un suo concerto e sarà stata la stagione, le stelle in cielo, il momento felice che stavo vivendo o la sua voce, la sua origine friulana (il Friuli: luogo a cui sono molto legata perché una parte delle mie origini è lì), la sua capacità di trasmettere emozioni, il suono della chitarra, ma ne sono rimasta molto colpita.
Le canzoni sono tutte bellissime sia quelle in italiano che quelle in dialetto e spaziano dai ricordi della seconda guerra mondiale - "Mir wiln nisht shtarbn" ("Noi non vogliamo morire": grido yiddish degli orfani del ghetto di Lodz mentre venivano caricati sui camion diretti ad Auschwitz) o "Stella di guerra" o "Viòdiu riva" ("Vederli arrivare": l'arrivo dei tedeschi a Tarcento, attraverso gli occhi di due ragazze) che fanno riflettere sugli errori passati, ma danno un senso di speranza nella voglia di ricordarli e tramandarli, alla riflessione su altri popoli - "Suonatori di tango" o "Il ritorno degli Atzigan" - che la musica fa rivivere in un'atmosfera triste e malinconica rammentandoci che siamo tutti uguali.
Non mancano le canzoni su generazioni passate allontanate da noi giovani che forse una giorno ricercheremo - "Chei de to vualece" ("Quelli della tua generazione") o "1989" - che invitano a cogliere quanto sia bello l'odore dell'erba e della terra e il calore del sole in una giornata primaverile e saper apprezzare la natura e non distruggerla; o semplicemente canzoni - "L'amore o le cose che scompaiono" - per ricordarsi di un amore in modo simpatico elencando i vari aggettivi con cui si può nominarlo e i momenti felici passati insieme.
Un album da ascoltare ad occhi chiusi per assaporare parole e suoni e conoscere un nuovo cantautore italiano.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010