Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
3ª edizione - (2000)

Le affinitą, il viaggio, la memoria

È stato un attimo.
Avevo solo quattro anni, cosa potevo fare?
Cosa avrei dovuto pensare?
Ero totalmente inerme, così, fragile e flessibile, ero un'onda che appena nata viene afferrata in un convulso scivolare e senza accorgersene muore della più strana fine, gettandosi come in un inconsapevole suicidio sulla spiaggia piatta e deserta.
Non dura molto, la vita di un'onda.
Dura solo quel tempo necessario a far riflettere un bambino che guarda l'oceano, a fermare un uomo rapendolo con l'immensa bellezza marina, a far commuovere un anziano che rivede nei marosi l'effimeratezza della sua esistenza.
Non dura molto, la vita di un'onda.
Però, come rinunciarvi?
Se il mare non fosse continuamente solcato da minuscole vite e da repentine morti, esisterebbero persone con gli occhi blu?
Non lo so, non riesco a pensare che qualcosa da sempre profondamente insito nella mia mente non esista.
Forse la sofferenza ha talmente lavorato sul mio cervello da poterlo arginare con confini invisibili, eppure pesanti e gravi, tali da impedirmi di immaginare come sarebbe stata la mia vita se non fossi stata un'onda... da quando mi hanno portato via dalla mia casa, dalla mia città, da tutto ciò che potevo asserire che fosse "mio", qualcosa di innegabile e fondamentale, ho sentito con gli orecchi del cuore un rumore di lastre irrimediabilmente spezzate, e la mia anima veniva sradicata dalle sue certezze, scaraventata in un universo totalmente differente ed ignoto, deserto d'amore.
Qualcosa si spezzava dentro me, eppure niente era labile nella mia memoria: una miriade di ricordi, dettagliati e colorati, ancora si diramano nelle spire della mia mente e mai la lasceranno. Così il destino, o forse la gente, crede di poter reprimere passioni sconfinate, eppure in quelle spire ci sono ancora gli echi del mio viaggio e presto si trasformeranno in urla e sarà innegabile la loro sfacciata esistenza, si faranno udire nei più sperduti anditi, e solo allora l'onda si sarà trasformata in tempesta, e solo allora sommergerà la spiaggia.


»Torna all'elenco dei testi
»Torna all'elenco delle edizioni

Copyright © 1999 - Comitato per Sofia - Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010