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2ª edizione - (1999)

Un'esperienza di lettura

Il libro di cui voglio parlare si intitola: "Writing from Underground".
Questo libro mi ha dato una spinta in più per migliorare lo stile, il mio stile.
"Writing from Underground" è la più grande testimonianza scritta sull'arte dei graffiti a New York dal 1972 (data iniziale del movimento) alla metà degli anni '90. Questo libro è un "must" per ogni estimatore dell'Areosol Art.
Esso consiste in una profonda testimonianza ed un accesso ai fatti direttamente alle fonti: dalle origini che hanno fatto in modo che tutto si mettesse in moto: (una mostra dei writers maggiormente dedicati alla cultura), toccando poi la storia del suo interno e dell'esperienza in prima persona, spiegando infine i suoi come, perché, ed in ultimo cosa.
Nonostante che nessun libro possa essere un completo compendio dell'esperienza Areosol, qui l'approccio al writing è l'unico ad essere riferito dagli inizi della cultura sino ai giorni nostri e presenta una angolazione diretta.
"Writing from Underground" offre al lettore aspetti della cultura ed un reale feeling su chi fossero le persone che l'hanno tramandata negli anni.
La gente che proviene dalle infrastrutture delle metropoli (Project) non dice "ragazzi o caspita!", dice "Negri e 'fanculo". Questa è la realtà!!!
I detentori dei media (come le case editrici) vogliono rifiutarlo, come se fosse qualcosa di scolastico, perché è puro.
In realtà gli studenti non potrebbero nemmeno lontanamente immaginare com'era la situazione, e nemmeno lontanamente stimare la cultura e trasmetterla al writing nel modo in cui era ed è.
Il libro è generalmente onesto ed ha un approccio duro col lettore; è il primo del suo genere ed è il primo ad essere stato scritto in due lingue. 
Ogni writer che si ritiene un writer, o dichiara devozione alla sua cultura non può esistere senza includerlo nei ripiani della sua libreria.Il libro mi ha aperto la mente e anche il cuore perché sono profondamente interessato a scoprire tutti i lati di questa cultura, con la "C" maiuscola.Il libro contiene una serie di foto, più di un centinaio, che fanno vedere lo stile nei suoi diversi "stili", come si è evoluto e come si è attaccato alla gente di New York City.Il "writing" nacque nel '72 nelle prime Gang di New York.
In quel periodo il Bronx, (il quartiere da dove è partito tutto), iniziò a conoscere la parola "Droga".Le gang, appunto, si formarono per controllare il quartiere. Trovarono il nome, la più famosa era la "Death squad", lo squadrone della morte, e i "warriors", i guerrieri.
Per ogni componente vi era una sigla come Dek 123, Dasher, Narco, ecc... che erano componenti degli S.Y.P. (Serius Young Bombers) o A. T. G. (Addicted to Graffiti) ecc... che iniziarono a scrivere i loro nomi sui muri della città, diventando poi un "lavoro", una cosa seria!!
Verso il 1975, i treni della metropolitana erano le cose più "interessanti da colpire", iniziarono a girare i primi treni di Blade One, dal quale io ho preso ispirazione, e Phase 2.
Pian piano quasi tutti i ragazzi dei project iniziarono a dipingere. Tutti, o quasi erano in qualche gang, era un'alternativa alla droga.
Dal 1972 ad oggi il writing ha fatto un enorme passo avanti, anche se qui in Italia non si è ancora capito appieno il vero significato della parola "Hip Hop", che contiene le quattro discipline: Writing, Djing, Mc, Breakking, cioè dipingere, suonare, cantare e ballare.
Questo libro è molto interessante e mi ha fatto capire e vedere molte cose che non sapevo neanche esistessero. Devo ringraziare l'Hip Hop, che è, e sarà la mia vita, e soprattutto la città di New York, perché se non fosse per questa città, non avrei fatto niente di speciale, e soprattutto non avrei creduto in niente di profondo: da New York è partito tutto il movimento, è passato da Los Angeles, ora tocca al mondo continuare... HIP HOP DON'T STOP, NEVER!!!


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010