Premio letterario SofiaPremio letterario SofiaPremio letterario Sofia
3ª edizione - (2000)

Un'estate speciale

Era una calda mattina di agosto e, come facevo ormai da parecchi anni, mi recai con la mia famiglia e con alcuni miei carissimi amici a Cesenatico, splendida città balneare dell'Emilia Romagna. Ero felicissima all'idea di rivedere i miei cari amici che, anno dopo anno, ritrovavo sempre lì, ma non sapevo ancora che quell'anno avrei conosciuto una persona specialissima. La gioia era però mischiata ad un velo di tristezza, causata dall'assenza di Marco, un ragazzo molto simpatico che faceva sorridere tutti, persino nei giorni più lugubri e per il quale avevo perso completamente la testa. Pensavo che quell'estate sarebbe stata meno divertente delle altre, visto il mio disastroso stato d'animo, ma mi sbagliavo.
Il primo giorno fu realmente drammatico. Infatti qualunque cosa vedessi, mi tornavano in mente i dolci ricordi a me tanto cari, dell'estate precedente in cui mi ero divertita con Marco, ma le cose cambiarono improvvisamente il secondo giorno. Infatti, nel pomeriggio, mentre stavo guardando una partita di pallavolo alla televisione con la mia amica Stefania, conobbi due ragazzi, Riccardo e Lorenzo, che in seguito scoprii essere fratelli di un ragazzo che lavorava come cameriere nell'albergo, col quale avevo fatto amicizia l'anno precedente.
Inizialmente per me erano due ragazzi come tanti altri, anche se la mia attenzione si soffermò un pochino su Riccardo, il maggiore dei due. La stessa sera, mentre ero al pub con i miei amici ed Edo, il fratello maggiore di Ricky, intravidi ad un tavolo Riccardo e Lorenzo che stavano mangiando un gelato. Rivedendo Ricky, come d'incanto, il cuore iniziò a battermi fortissimo e il sangue a scorrere veloce nelle vene, ma non riuscivo a dare un senso a quello che mi stava succedendo, perché pensavo di essere ancora tanto innamorata di Marco.
All'inizio ponderai di non raccontare a nessuno di quella strana sensazione che mi aveva sconvolto, ma il mattino seguente decisi di confidare tutto a Stefania. Lei affermò che probabilmente mi stavo scordando di Marco e mi stavo innamorando di Riccardo, ma io, convintissima, sostenni che si stava sbagliando, perché per Riccardo provavo solamente molta simpatia. Passarono velocemente alcuni giorni e, più il tempo passava, più mi rendevo conto che per Ricky non provavo soltanto amicizia, ma in me stava nascendo un sentimento così forte che non avevo mai conosciuto. Ogni volta che lo vedevo parlare con qualche ragazza, diventavo gelosa, anche se non lo facevo capire ai miei amici. Cercavo ogni pretesto per stare accanto a Ricky. Appena finivo di pranzare andavo a leggere un libro in pineta perché vi andava pure lui, in spiaggia mi mettevo sotto l'ombrellone di Elisa, visto che era proprio accanto a quello di Ricky, e così via.
La sera di ferragosto, la mia compagnia decise di andare a fare il bagno di mezzanotte ed invitarono anche Riccardo e Lorenzo. Era una bellissima sera. Le stelle e la luna brillavano nel cielo immenso, un leggero vento sfiorava i nostri visi mentre Elena suonava una romantica canzone con la chitarra. Io ero seduta vicino ad Edoardo e Stefania mentre davanti a me c'era Riccardo. Fino a mezzanotte, io e Ricky non facevamo altro che guardarci profondamente negli occhi e nello stesso tempo ridevamo e scherzavamo con i nostri amici. Allo scoccare della mezzanotte ci tuffammo tutti in mare. Mentre giocavamo a gettarci l'acqua, Stefania, di proposito, mi fece cadere addosso al mio principe azzurro, cioè a Riccardo. Avrei voluto abbracciarlo forte, appoggiare le mie labbra salate sulle sue, e sono sicura che anche lui desiderava tutto questo, ma la nostra timidezza ci impedì di farlo. Non scorderò mai ciò che ho provato in quel momento! Tornati sulla spiaggia, Riccardo si sedette accanto a me, al posto del fratello. Iniziammo a parlare della nostra vita, finché, improvvisamente Ricky appoggiò la sua mano sulla mia spalla, ma proprio in quel magico momento, Luca disse che era tardissimo e che dovevamo ritornare in albergo. Avrei voluto ammazzarlo e sicuramente anche Ricky! Strada facendo, decisi che il giorno seguente avrei dichiarato tutto il mio amore a Riccardo, visto che purtroppo era l'ultimo giorno di vacanza per entrambi. La mattina seguente mi alzai prestissimo e andai in spiaggia a correre con Stefania, perché sapevamo che anche Riccardo lo faceva sempre. Mentre correvo rivelai a Stefania che non avrei mai immaginato che sarei riuscita ad amare qualcuno che non fosse stato Marco e, che Riccardo mi aveva ridato la voglia di vivere che avevo perso da alcuni mesi. Ma quella mattina, di Riccardo nemmeno l'ombra, o meglio lui c'era come al solito, ma noi non lo incontrammo.
Stanche e demoralizzate, tornammo in albergo e facemmo colazione accanto al tavolo di Ricky. Anche qui ci scambiammo occhiate piene di sentimento, ma pur nonostante l'insistenza della Stefy, decisi di non dirgli nulla perché vi erano troppe persone. Pensai che sarebbe stato meglio dichiararmi la sera, al disco pub, dove avevo intenzione di andare. Ero convintissima che sarebbe venuto anche Ricky, invece mi sbagliavo perché lui e Lorenzo furono costretti dai genitori ad andare a trovare degli amici di famiglia a Cervia. Io ci rimasi molto male, perché ormai ero pronta a dirgli tutto. Il mattino seguente mi alzai molto presto, salutai tutti i miei amici nell'attesa di rivederli la prossima estate e a Riccardo diedi un caloroso saluto e ripartii piangendo per Lissone. Durante il viaggio rammentai tutti i teneri ricordi di quella bellissima estate e pensai che sarei riuscita in poco tempo a scordarmi di Ricky, perché probabilmente si trattava solo di una cotterella estiva. Passarono i mesi, ma il ricordo di Ricky era sempre più vivo in me. Una sera di dicembre, andai con i miei amici in pizzeria a Monza. Mentre ero seduta al tavolo, un bellissimo ragazzo mi salutò: era Riccardo.
Iniziammo a chiacchierare e finalmente riuscimmo ad esprimere i nostri sentimenti. Il giorno dopo ricevetti un mazzo di rose rosse con un biglietto: "Ti amo, ti adoro, sei tutto per me. Sei come l'aria che respiro, senza di te morirei. Ci vediamo stasera alle otto". La sera mi portò sulle sponde del lago e sotto i raggi di luna mi accarezzò e mi dette un bacio, il mio primo bacio... Finalmente avevo scoperto la dolcezza dell'amore, di quell'amore che avevo sempre cercato e che non sapevo inebriasse così tanto il mio cuore. Per me non ci sarà più nessuno, perché Riccardo è entrato nel mio corpo, io non esisto più, vivo solo per un suo sguardo, una sua carezza, un suo bacio... Lo amo alla follia e la sua dolcezza e le sue premure hanno incatenato il mio cuore; il suo profumo mi ha stregato... ma anche il mio ha stregato lui per l'eternità.


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Ultimo aggiornamento: 16 gennaio 2010